Importazione beni a "base carbonio", il Registro Ue

La Commissione europea ha definito il funzionamento del Registro dei soggetti che effettuano l'importazione nella Ue dei beni la cui produzione comporta alte emissioni di carbonio.
Il regolamento europeo 18 dicembre 2024, n. 2024/3210/Ue è emanato in attuazione del regolamento 2023/956/Ue che ha istituito il "meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere" noto come "Cbam" acronimo dall'inglese "Carbon border adjustment mechanism".
 

Dal 2026 chi importerà nell'Unione una serie di beni per produrre i quali si immettono in atmosfera alte quantità di carbonio (come cementi, tubi in ghisa, energia elettrica, concimi chimici) dovrà in primo luogo chiedere l'autorizzazione all'importazione e poi effettuare annualmente una dichiarazione delle merci importate e delle connesse emissioni per produrle e pagare un prezzo, definito dall'Unione europea. 

I settori coinvolti sono quelli del cemento, prodotti siderurgici, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno.


Il Registro, il cui funzionamento è stato definito dal sopra citato regolamento 2024/3210/Ue, è una banca dati elettronica standardizzata e sicura, che contiene le informazioni sui "conti" dei vari operatori di settore, le dichiarazioni dei soggetti obbligati e le domande di autorizzazione alla importazione di merci cui si applica la disciplina. Il database è interoperabile con il sistema doganale per consentire gli accertamenti alla frontiera. Il Registro consente la comunicazione e gli scambi di informazioni tra tutti i soggetti interessati, imprese e Autorità pubbliche. Il provvedimento assicura la riservatezza dei dati "sensibili" ai sensi della normativa europea sulla privacy.